Difficile immaginare che si passi dall’essere acquirenti qui in Italia di qualsivoglia prodotto targato “made in China” all’essere venditori, proprio lì “in China”, del peggiore dei prodotti “made in Italy”.
Piuttosto perché non seguire l’illuminato esempio dei nostri industriali che hanno trasferito in estremo oriente fabbriche e fabbrichette per ridurre i costi di produzione e aumentare gli utili ? Trasferiamo in Cina Camera e Senato con annessi e connessi, dalla barberia alla Buvette, dai parlamentari ai senatori, dai sottosegretari ai portaborse, e riduciamo finalmente i costi della politica !
13 settembre 2011